La vita è forse così

Corpi poetici

performance di teatro e poesia

La lingua poetica appare quando il pensiero non trova altro modo per dire il senso delle cose, le luci e le ombre dell’essere, tra voce e silenzio, dove ogni parola è come un seme salvato dalla tenebra.

Lo stupore di Wilma Vedruccio nei racconti di una giovinezza luminosa che scopre la natura e le passioni nella figura di Idrusa. Vittorio Bodini e la sua nostalgia delle radici, e il rimpianto per un distacco dalla terra che ha oscurato la bellezza delle cose. Il naturalismo evocativo di Salvatore Toma, realismo magico di un’interiorità affratellata alla natura, alle bestie, che sente la poesia come destino. Rina Durante nei versi che rivelano la profonda malinconia del suo rapporto d’amore per la nostra terra. Claudia Ruggeri con la sua turbinosa officina lessicale attraversata da fiamme da cui escono versi di un’epica incandescente. In scena quattro figure coi loro confini e orizzonti che con gesti contemplativi danno luogo a un teatro dove il sensibile, il doloroso e lo stupore generano il rumore di fondo dell’esistenza. (Marcello Sambati)

LA VITA È FORSE COSÌ, performance di teatro e poesia

con Veronica Mele, Lorenzo Paladini, Benedetta Pati, Carmen Ines Tarantino

regia e suoni Marcello Sambati

tecnico suono e luci Dario Rizzello

costumi Lilian Indraccolo

coordinamento e progetto Franco Ungaro

produzione: Accademia Mediterranea dell’Attore di Lecce

Si ringraziano il Museo Castromediano, il Polo biblio-museale di Lecce, le edizioni BesaMuci, Musicaos e Kurumuny

Durata 40’

Per contatti: 338 3746581 – info@accademiaama.it