TEMPORA/CONTEMPORA, venerdì 24 aprile evento aperto al pubblico su Zoom

Comunicato stampa

Venerdì 24 aprile alle 15.30 torna il secondo appuntamento on line di TEMPORA/CONTEMPORA, il focus internazionale sul linguaggio del corpo nelle arti performative e nella contemporaneità organizzato da AMA-Accademia Mediterranea dell’Attore e dal Museo Castromediano di Lecce.

Prima dell’emergenza sanitaria, il focus avrebbe dato vita a una rassegna di spettacoli, performance, installazioni e talk con giovani artisti e compagnie, all’interno del Convitto Palmieri e del Museo Castromediano di Lecce. In attesa della riapertura degli spazi della cultura e dello spettacolo, parte un ciclo di presentazioni aperte al pubblico che si svolgeranno in videoconferenza su Zoom ogni venerdì, fino all’8 maggio, alle ore 15.30.

Ecco il link per collegarti alle 15.30 di venerdì 24 aprile https://zoom.us/j/94060455866

Masako Matsushita

All’incontro in programma venerdì 24 aprile alle 15.30 parteciperanno:

La danzatrice e performer giapponese Masako Matsushita (seguono scheda e foto), il musicista e performer URKUMA/Stefano De Santis (seguono scheda e foto), il curatore Marco Petroni, il direttore del Polo-Bibliomuseale di Lecce Luigi De Luca, l’attrice Benedetta Pati, Shuji Kogi, segretario generale di Eu Japan Fest e Franco Ungaro, direttore Accademia Mediterranea dell’Attore.

Urkuma

Per partecipare all’incontro di TEMPORA/CONTEMPORA su ZOOM è sufficiente scrivere un’email a info@accademiaama.it. Altre informazioni su www.accademiaama.it, tel.  338 3746581

Il focus fa parte del progetto INTRECCI MERIDIANI#2 realizzato nell’ambito delProgramma Straordinario 2020 in materia di Cultura e Spettacolo della Regione Puglia in collaborazione con Museo Castromediano e Polo Biblio-Museale di Lecce e EU Japan Fest Committee di Tokyo.

Tra gli ospiti degli incontri online si alterneranno artisti e critici che erano stati invitati per la rassegna: la danzatrice Luna Cenere, la compagnia Baglioni-Bellani di Perugia, Lucrezia Marzo e Federica Orlando, Francesca Foscarini/Cosimo Lopalco/ Melina Sofocleus, MK, Alessandra Cristiani con Marcello Sambati; i critici Lorenzo Madaro, Marco Petroni, Francesco Ceraolo, Cesare Liaci, Piergiorgio Giacchè.

Tempora/Contempora si inserisce nell’iniziativa di Polo biblio-museale di Lecce e il DAMS dell’Università del Salento #LaCulturaRestaAccesa per promuovere la diffusione online di materiali d’archivio legati a musica, danza, teatro, archeologia, arte contemporanea, letteratura, editoria. L’evento sarà successivamente diffuso sul canale YouTube CRA #laCulturaRestaAccesa

UN/DRESS di Masako Matsushita

SCHEDA ARTISTICA DI:

MASAKO MATSUSHITA (foto allegate)

Classe 1986, è coreografa e danzatrice italo-giapponese. Ha conseguito nel 2012 il BA Dance Theatre al Trinity Laban Conservatoire of Music&Dance di Londra, ricevendo il Simone Michelle Award per coreografia. Ha presentato diversi lavori in festival come Kilowatt Festival, The Erotic Cloth UK, Sånafest NOR, Drodesera35° Motherlode e 16° Quadriennale d’Arte di Roma. Nel 2014 viene selezionata per partecipare al progetto di residenza coreografica Prove d’Autore XL presentando il lavoro “Hedra” coordinato da Cantieri/Rete Anticorpi XL con la partecipazione di Amat, Arteven, Electa e Tpp in collaborazione con il Balletto di Toscana. Nel 2018 ha realizzato la coreografia “L.I.N.E.A.” per l’Accademia Nazionale di Danza a Roma parte del progetto Resid’AND. Il lavoro “Landskap” in collaborazione con I.Isaksen è una produzione Sånafest Festival con il sostegno del progetto DE.MO./Movin’Up II sessione 2016, a cura del Ministero del Beni e delle Attività Culturali e del GAi.

UN/DRESS, SPETTACOLO DI MASAKO MATSUSHITA

Un/Dress è un lavoro in metamorfosi dove la fusione tra corpo e tessuto danno vita a un dipinto in movimento che, in questa versione, dialoga artisticamente con gli spazi della Sala delle Carrozze del Chiostro di San Domenico per dar vita a una performance unica.

Mantenendo la naturale modalità dell’atto di vestirsi e svestirsi, Un/Dress è in costante trasformazione. Confrontandosi sul ruolo del tessuto/oggetto femminile e del corpo, presenta un’indagine sulla migrazione del tessuto e ne esplora il cambiamento.

La linea di confine origina la rinascita e l’elemento corpo che, riemergendo da una superficie bidimensionale con una nuova veste, genera tridimensionalità. Il corpo è fortemente presente e nel contempo assente, è il punto centrale di unione, istmo che unisce, clessidra del tempo, amplifica gli orizzonti segnalando un attraversamento. Mi libero dalla costrizione del capo.

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SCHEDA ARTISTICA DI:

URKUMA/Stefano De Santis (foto allegata)

In dialetto salentino, il termine URKUMA indica popolarmente e tradizionalmente “instabilità”, “caduta imminente”, “scompenso”, come se l’intero oggetto fosse suscettibile di tale stato di non-equilibrio.

Il gioco rappresentato è proprio questo: strumenti musicali che perdono (o aggiungono) il loro ruolo sociale diventando vere e proprie opere d’arte e, di contro, oggetti d’arredo appartenenti alla tradizione del Sud che mutano la loro utilità trasformandosi in inattesi risuonatori. Fondendo pietra, musica ed elettricità, l’artista Stefano De Santis prova a scardinare la concezione comune di suono inteso come nota e a cercarlo all’interno di energie altre ed alte dalle quali normalmente ci si aspetta soltanto “rumore” (se provocato).

L’inclinazione delle sue installazioni, infatti, è proprio quella di fare suonare “le cose”, siano esse vecchi strumenti musicali, nastri magnetici o pietre, sostenendo un’idea secondo la quale l’abuso di ogni oggetto produca inevitabilmente un suono illustrabile, inscrivibile, visibile, percepibile e, soprattutto, udibile ai sensi umani.

Stefano De Santis è un performer/musicista la cui ricerca sonora cerca di svincolarsi da canoni o riferimenti precisi. Il suo lavoro rientra nell’ambito generale della “musica sperimentale”.

Ha pubblicato per le etichette Mik_Musik (Polonia), Baskaru (Francia), Chmafu_Nocords (Austria), Neus318 (Giappone), Detterent (Canada), Grain Of Sound (Portogallo), Biodata Label (Venezuela), è autore di testi teatrali e di colonne sonore. Le sue musiche e le sue installazioni sono state selezionate ed esposte pressoBevilacqua La Masa di Venezia, la Galería Galou di New York, Sos Art a Parigi, Wienmodern a Vienna, Next03 a Bratislava, CCC a Berna, Raster gallery a Varsavia. È attivo con performance e concerti dal vivo, tra gli ultimi il concerto al Millennium Park di Chicago.