
Alfonso Santagata: Attore e autore teatrale contemporaneo che ha proposto allo spettatore opere discusse e discutibili su inevitabili emarginazioni sociali. Concreto, poco consumato dalla cinepresa, viene immediatamente in mente come fondatore della nota Compagnia Katzenmacher che fa concorrenza alle grandi compagnie teatrali italiani, rivelandosi un bene e un alleato importante della cultura. Il suo rapporto con il cinema è poco privilegiato, meglio il teatro per la sua essenzialità e per il brillante modo di comunicare.
Allievo alla scuola del Piccolo Teatro di Milano, ha lavorato per anni con Dario Fo, Franca Rame e Carlo Cecchi, recitando con quest’ultimo in “L’uomo, la bestia e la virtù” e “Il borghese gentiluomo” e poi frequentando la sua scuola. Magnetico, istintivo, preziosissimo, decide di fondare con Claudio Morganti una propria compagnia chiamata la Compagnia Katzenmacher, con cui porta sulle scene testi di Büchner, Cervantes, Dostoevskij, Beckett e altri autori. Nel 1981, ottiene un grandissimo successo con “Büchner Mon Amour” (1981), due anni dopo replica con “En Passant” (1983) e con “Il calapranzi” di Pinter. A seguire verranno: “Mucciana City” (1984); “Hauser Hauser” (1986); “Dopo” (1987); e “Andata e ritorno” (1987).
Nel 1989, Nanni Moretti rimane colpito dalla loro creatività e li inserisce in Palombella rossa (1989) con Mariella Valentini, Silvio Orlando e Asia Argento. Successivamente tornano a teatro, lavorando a “Saavedra”, “Pa Ublié”, “Omsk”, “Redmun”, “Finale di partita” e “Il guardiano”, poi si sciolgono e Alfonso Santagata rimane direttore artistico della compagnia Katzenmacher che prosegue la propria sperimentazione teatrale puntando tutto su nuovi volti, fra i quali spiccano Massimiliano Speziani e Giuseppe Battiston. Arrivano: “Petito Strenge” (1996), “Terra sventrata” (1994), “Polveri” (1994), “Tamburnait” (1996), “King Lear” (1996), “Ubu scornacchiato” (1997) e “Ubu’u pazz” (1998). Cinematograficamente, Santagata lo si vedrà invece in Hotel Paura (1996), Pranzo di Ferragosto (2008) e Gianni e le donne (2010) di Gianni Di Gregorio, Gomorra (2008), Henry (2012) e Noi credevamo (2010). Partecipa al film di Lo Cascio La città ideale, a L’intrepido di Gianni Amelio e a Le ultime cose della giovane Irene Dionisio.