2 maggio
La residenza inizia con un incontro con il responsabile della Facoltà di Arte Drammatica, prof. Edin Jasarovic, che presenta gli scenari culturali e teatrali del Montenegro, illustrando la storia di Cetinje, l’antica capitale, le sue connessioni con l’Italia e l’assetto che la città ha assunto come centro universitario di eccellenza. La partecipazione dell’Università come altro ente collaboratore, al fianco della compagnia ATAK di Podgorica – partner di progetto – consente il coinvolgimento di studenti, la concessione di spazi adeguati per l’implementazione delle attività teorico-pratiche e la disseminazione dei risultati, grazie all’organizzazione di un evento aperto al pubblico come conclusione della masterclass.
3 maggio
Il primo giorno di seminario è stato dedicato nella prima parte alla presentazione dei partecipanti e dei docenti intervenuti, tra cui Dragana Tripkovic, che sarà coinvolta nella residenza organizzata a cura di MALTE a Pesaro in settembre. I partecipanti vengono dalle Facoltà di Arte Drammatica e di Cinema e quindi manifestano differenze nell’approccio alla scrittura. Ciononostante spiegano che in Montenegro è usuale che chi scrive per il teatro, possa dedicarsi con facilità anche ad altri media. Gli studenti di cinema motivano così l’interesse a partecipare, per approfondire teoria e pratica della drammaturgia. Al tempo stesso la diversità di composizione del gruppo spinge a una introduzione che tenga conto dei diversi livelli di conoscenze. Anche il tema del cambiamento climatico è relativamente nuovo per i partecipanti, che tuttavia dimostrano interesse ad approfondire gli argomenti, soprattutto collegandoli alle esperienze personali nel loro paese. Emergono storie di inquinamento, vicende legate al veloce boom economico postbellico, che ha poi fatto emergere fragilità di ordine socio-politico, che non hanno favorito un’attitudine consapevole rispetto ai temi della protezione ambientale. Viene condotta una presentazione teorica delle più innovative tendenze drammaturgiche nel panorama europeo. Parallelamente vengono forniti alcuni elementi storici per introdurre l’argomento di fondo. Il lavoro prosegue nel pomeriggio con alcuni esercizi estemporanei di scrittura, volti a mobilitare l’immaginario e a individuare dei concetti chiave che potranno costituire il fil rouge della scrittura collettiva.
4 maggio
L’attività si concentra sulla scrittura, a partire dalle idee sollevate il giorno precedente. Gli studenti redigono una lista di suggestioni che ritengono poter essere alla base della loro lavoro. Suddividono poi la narrazione, attribuendosi la responsabilità delle diverse parti, in base al modello omnibus, in cui la creazione collettiva, pur essendo fondata su basi comuni e condivise, si sviluppa in singoli brani, ognuno a carico di uno dei partecipanti attivi, che per motivi extraordinari, si sono ridotti a tre. Ciascuno dei pezzi sarà redatto in base alle scelte stilistiche del suo autore. In seguito a un animato dibattito si conviene che il testo racconti di una zona montagnosa nei pressi di una città del nord attualmente molto inquinata per la presenza di una centrale termoelettrica. La narrazione si articolerà in tre atti: i primi due avranno una concatenazione cronologica, andando ad abbracciare quaranta anni di storia, dal periodo seguito alla II guerra mondiale agli ultimi anni Novanta, inquadrando le generazioni più giovani alle prese con scoperte inquietanti di un passato di recenti violenze e con la trasformazione di un ambiente condannato a perdere le sue caratteristiche naturali. Il terzo avrà invece il carattere onirico di una favola nera, essendo concepito come il monologo di una vecchia dai connotati mitici.
5 Maggio
Si procede a leggere e discutere i testi prodotti dai partecipanti, per continuare con tagli e precisazioni, anche alla luce della necessità di una creazione unica e – per quanto diversificata – tuttavia narrativamente coerente. Emergono significative distinzioni tra i due studenti provenienti dalla Facoltà di Cinema e quello iscritto alla Facoltà di Arte Drammatica. Mentre i primi necessitano di una elaborazione più graduale attraverso la stesura di un soggetto e di un trattamento, lo studente più uso all’approccio drammaturgico manifesta una grande disinvoltura nella scrittura estemporanea, producendo un lungo monologo rapsodico, che sintetizza con piglio visionario tutti gli argomenti (reali, tradizionali, leggendari) presentati dal gruppo. Al fine di fornire ulteriori impulsi alla scrittura, ma anche per introdurre agli studenti di Cinema le più significative tendenze della drammaturgia contemporanea, si approfondisce con la visione di alcuni spezzoni video il lavoro di Milo Rau, come esempio di artista votato a un’idea di transmedialità, che può arricchire la loro strumentazione artistica. All’occasione vengono dati cenni a forme di teatro documentale, sociale e di comunità, con raffronti ad analoghe esperienze di cinema che, affrontando il tema della realtà nella produzione artistica, hanno rivendicato una maggiore centralità politica. Il processo creativo avanza poi nella messa a fuoco di personaggi che possano tradurre in azione i temi individuati. A titolo esemplificativo vengono abbozzati in forma estemporanea frammenti di dialoghi, come ipotetiche matrici di una più ampia scrittura delle singole scene.
6 Maggio
La mattina è dedicata alla lettura delle parti non ancora ultimate, alla realizzazione di tagli che rendano più efficace la costruzione delle scene, alla correzione di alcuni dettagli per affinare i rimandi drammaturgici del testo finale. Si procede poi con la traduzione del testo (scritto da alcuni dei partecipanti nella madrelingua e da altri in inglese) nelle due versioni ufficiali e si decide di presentare il risultato nella lingua originale, per il rispetto della libertà espressiva degli autori e per la realizzazione di un evento più inclusivo. Ci si dedica poi alla lettura ad alta voce del lavoro in una sessione di prove che coinvolge tutti i partecipanti, che rivelano che l’esperienza di un reading pubblico non è comune nella usuale pratica universitaria e auspicano che analoghe forme di confronto e verifica con una più ampia utenza possano essere inserite nei protocolli accademici, per la loro importanza nei percorsi di creazione. La giornata si conclude con un evento a cui partecipano studenti, docenti e ospiti che in chiusura siglano con le loro suggestioni e considerazioni l’esperienza residenziale.